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venerdì 19 dicembre 2014

Statuto della Città Metropolitana: abbiamo messo alcuni miglioramenti nel testo autocratico

Abbiamo continuato ad agire come costituenti ma le logiche di parte sono tanto arroganti quanto miopi. Infatti si trovano bene nel patto consociativo del Nazareno. Qualcosa di buono siamo riusciti a metterlo nello Statuto. É solo l' inizio.
CITTÀ METROPOLITANA: LISTA CIVICA "PERCHE' NON ABBIAMO PARTECIPATO AL VOTO FINALE SULLO STATUTO "
Dichiarazione di Roberto Biscardini e Marco Cappato a nome della Lista Civica Costituente per la Partecipazione - la Città dei Comuni
Dopo la maratona sugli emendamenti, non abbiamo partecipato alla votazione finale sullo Statuto per manifestare il nostro dissenso sia rispetto a una legge che comprime ulteriormente le possibilità di scelta democratica sia rispetto a un metodo di discussione finale che ha soffocato -con la votazione ad oltranza durata 17 ore- la possibilità di ragionare al di fuori dalle logiche di schieramento. Il Centrosinistra, responsabile dei ritmi militari di discussione, ha prodotto il risultato di ridurre il peso dei Comuni e aumentare il rischio di conduzione tecnocratica della nuova istituzione, nonché per soglie altissime per la raccolta firme sulle iniziative popolari.
Diamo atto di alcuni miglioramenti apportati. In particolare, con l'approvazione dei nostri emendamenti, lo Statuto della città metropolitana introduce la possibilità di sottoscrivere via internet le iniziative popolari, uscite rafforzate rispetto alla proposta del centro studi PIM, che non prevedeva referendum propositivi né abrogativi (per i quali però il centrosinistra ha bocciato l'abolizione del quorum).
Sono state approvate anche le proposte di abolizione degli organi delle zone omogenee e quelle per la massima trasparenza per le società partecipate.
Ma lo Statuto, nonostante la proclamazione di volontà a favore dell'elezione diretta, non può superare il vizio di origine di una legge che rende l'elezione diretta del tutto improbabile, a meno di una volontà politica che finora non si è manifestata né a Roma né a Milano.

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