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venerdì 14 marzo 2014

Roche e Novartis: un patto per la salute (la loro, probabilmente...). da Eurosalus

http://www.eurosalus.com/blog/angolo-fiorello-cortiana/roche-e-novartis-un-patto-per-la-loro-salute/

La magistratura ha supplito la politica pubblica nei confronti di interessi prepotenti, affermando che l'accesso alle cure e la libertà di scelta terapeutica vengono prima degli interessi commerciali delle case farmaceutiche.
La vicenda ha coinvolto le multinazionali Roche e Novartis, multate dall'antitrust per un presumibile accordo che imponeva l'uso di un farmaco molto più costoso di un altro equivalente. 
Non si è solo generato un danno economico al Servizio sanitario nazionale, ma è stato intaccato un diritto costituzionale. Dice l'art. 32: «La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana».
La Procura di Torino ha ipotizzato i reati di disastro doloso e associazione a delinquere. Si tratta del medicinale salva vista Avastin, meno costoso, oggetto di allarme ingiustificato, che gli oculisti non possono utilizzare perché l'AIFA, l'Agenzia Italiana per il Farmaco, non ha dato il permesso.
Il disastro doloso è contestato perché si ritiene che siano state messe in atto procedure che possono avere messo in pericolo la salute di un numero considerevole di pazienti in tutta Italia che non hanno potuto accedere alle cure, mentre l'associazione per delinquere è in relazione alla truffa e al reato di rialzo o ribasso fraudolento di prezzi.
Per la Società Italiana di Oftalmologia «100mila pazienti nell'ultimo anno non hanno avuto accesso alle cure». Ciò mentre è in corso l'attacco all'omeopatia e alle medicine complementari attraverso una recepimento incompleto e tendenziosa delle direttive europee sul farmaco, che le esclude dal Prontuario Nazionale (a differenza di Francia e Germania) e la minaccia del ritiro di rimedi utilizzati da milioni di pazienti senza effetti collaterali.
L'accesso alle cure e la libertà di scelta terapeutica devono essere i due criteri guida fondamentali della politica pubblica nella tutela del diritto alla salute al di là di qualsiasi condizionamento. 

1 commento:

  1. Però la legge (in particolare la legge cosiddetta Di Bella, ma poi anche altre leggi [si rimanda alla voce "off-label" su wikipedia, per approfondimenti) afferma che i farmaci devono essere utilizzati nelle indicazioni autorizzate.
    E quindi Lucentis DEVE essere utilizzato solo in ambito oftalmologico, mentre Avastin DEVE essere utilizzato solo in ambito oncologico.

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