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giovedì 24 maggio 2012

dove non arriva AGCOM arriva la Procura


Una autorità amministrativa come AGCOM  può fare a meno dei giudici per chiudere un sito che viola il copyright e imporre all’Internet Service Provider di oscurarlo?
La procura di Cagliari ha risolto la questione il 23 maggio con un provvedimento di inibizione urgente del portale di condivisione di file cd torrent www.kickasstorrents.com. Il portale ha una dislocazione territoriale esterna all’Italia:  Spagna,  Svezia,  Lettonia,  Romania, così come i server che ospitano i relativi programmi per il filesharing. Così in mancanza di una normativa chiara e in barba alle direttive europee si costruisce una giurisprudenza che equipara il filesharing alla contraffazione. L’Italia è stato uno dei Paesi più attivi nelle sessioni del WSIS e negli appuntamenti IGF promossi dalle Nazioni Unite, dove Access e Openess sono tra i fondamenti condivisi. Il Summit delle Nazioni Unite sulla Società dell’Informazione-WSIS al paragrafo 42 dell’Agenda  approvata nella sessione finale di Tunisi  è chiaro:"Riaffermiamo il nostro impegno per la libertà di cercare, ricevere, diffondere e utilizzare le informazioni, in particolare, per l'accumulo di creazione e diffusione delle conoscenze. Noi affermiamo che le misure adottate per garantire la stabilità e la sicurezza, lotta alla criminalità informatica e per contrastare lo spam, deve proteggere e rispettare le disposizioni per la privacy e la libertà di espressione contenuta nelle parti pertinenti della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo e della Dichiarazione dei Principi di Ginevra".
Il superamento della crisi economica e della crisi di fiducia verso la Politica Pubblica passa per l’investimento nel digitale con garanzie di libertà di condivisione della conoscenza.                                        La  Commissione Europea con la Strategia 2020, ha affermato che lo sviluppo dell'economia digitale è una delle condizioni imprescindibili per il superamento stesso della crisi. L’economia digitale si fonda sull'accesso ad Internet come diritto fondamentale della persona, come riconosciuto da costituzioni, leggi nazionali e risoluzioni del Parlamento Europeo e del Consiglio d'Europa. Proprio l’impegno di Monti per la piena implementazione di un'agenda digitale, in risposta alla lettera aperta dell’IGF Italia 2011 di Trento, in conformità con quanto stabilito dall'Europa e la consultazione avviata dal Governo chiedono una coerenza tra gli organi dello Stato che solo una legislazione efficace può garantire. Occorre muoversi senza aspettare il prossimo IGF.


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